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Ho voluto rappresentare le sensazioni che la parola “tilt” mi trasmette associando la macchina del flipper ad un essere umano. La mia personale associazione, piuttosto che una iperattività in tilt, riguarda uno stato di paralisi e incapacità di reazione. Ho cosí rappresentato “meccanicamente” la sensazione di sospensione delle proprie funzioni vitali, come un flipper nel quale la pallina inspiegabilmente si ferma e nessuna delle nostre reazioni sembra in grado di farla ripartire. Solo un intervento esterno può far ripartire il gioco.

Francesca Gastone
Francesca Gastone
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