
LiberaMente
Tecnica: Photoshop e Adobe Illustrator
La mia “Siesta” ti trasporta in una dimensione surreale: è un momento di evasione dalla realtà che ti circonda. La testa, sede del pensiero, perde il contatto persino con il corpo che, a sua volta, si priva della connotazione fisica e materiale. In questa realtà onirica, l’ambiente, nella fattispecie la città, che si identifica con il nostro quotidiano, assume un aspetto innaturale, un ruolo marginale nella composizione, poco dettagliato, al fine di valorizzare il momento evocativo espresso dalla figura che si libra nel cielo. Durante la “Siesta” il pensiero viaggia leggero e tutti gli elementi che compongono la nostra protagonista, dalla gonna a palloncino ai capelli eterei in assenza di gravità, ne enfatizzano lo stato.