
Gli Zattieri del Piave
Tecnica: Digitale
Ho scelto di illustrare uno dei momenti del lavoro degli Zattieri del Piave.
Cioè quello che avviene prima del viaggio sulle acque in direzione di Venezia. Mi riferisco a questa bella ‘transumanza’ dai boschi fino alle rive del Fiume. Sembrava più di un lavoro, perché esso ritmava la loro vita e quella dei loro famigliari.
La descrizione che mi ha spinta ad illustrare questo momento è stata la seguente e forse parla meglio da sé !
… “Gli zattieri conducevano a valle tronchi e tavole, sui quali trovavano posto anche merci e passeggeri. Una schiera di donne, di ragazzini e gli stessi zattieri si spostavano, quando cominciavano a cadere le foglie dei noccioli, lungo il fianco delle vallate fin sotto le rocce dove le piante di nocciolo crescevano numerose e rigogliose. Individuati dall’occhio esperto del ricercatore, nel fitto del cespuglio, venivano recisi in basso con la roncoletta piccola. Ripuliti dai rametti superflui e provata la loro elasticità a guisa di colpo di frusta, si accatastavano sul prato per procedere al loro successivo snervamento oppure si portavano al coperto. Erano utilizzati per la legatura dei tronchi che formavano le zattere.”
L’ultimo viaggio lungo il Piave è avvenuto nel 1927. Oggi numerose manifestazioni ricordano questo mestiere scomparso al quale infine è stato dedicato un intero museo a Castellavazzo.