caotici pensatori
Tecnica: opera digitale (disegno con grafica vettoriale)
Rappresento la mia idea di caos come qualcosa di ingombrante. Un groviglio, un muro di persone senza volto che si affannano nell’arrampicarsi fra i pensieri del protagonista, l’uomo qualunque. Fra questi pensieri può esserci qualcosa di positivo ma anche qualcosa di negativo. Tra di loro, i pensieri/ominidi, combattono, si arrampicano, stanno in equilibrio sulla coscienza del protagonista che, chiudendo gli occhi, prova a non sentire. Ma allo stesso tempo, è il caos di questi pensieri, negativi o positivi che siano, leggeri o pesanti, che permette all’uomo di fare ciò che più serve alla sua umanità, soprattutto in questi tempi: pensare.