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Su per me, super leggero

Provo a vestire i panni di qualcosa di Super. Supereroe? Ma li vedo cadere quei panni, uno dopo l’altro. La maschera non serve più al travestimento: aiuta invece a chiudere gli occhi e a entrare nel sogno. Ci entro subito. Per volare non è più necessario il mantello, libero finalmente di volteggiare da solo nel cielo, seta tra le nuvole – forse si concede addirittura di diventare lenzuolo. Io allora resto nuda, davanti al mondo e al cielo, senza poteri, eppure in volo. Ma con la potenza della mia pace. “E’ il mio respiro Super leggero a salvare il mondo”, dice questa SuperMe. E sogna. Sogno dopo sogno, volo dopo volo, Super-andosi, in un’altra realtà.

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