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L’etimologia della parola jazz è incerta, un’ipotesi fa derivare il termine dal vocabolo francese jaser (gracchiare, fare rumore, perfino copulare nel dialetto della Louisiana francofona dell’700!), avvalorata dal fatto che dagli ascoltatori della musica tradizionale il jazz veniva considerato come “fracasso”, “rumore sgradevole”, musica “cacofonica” e perfino “orgia sessuale”.
In alcuni dialetti del sud per indicare fracasso si usa questo termine “Ch’è stu iazz?” tradotto “Cos’è questo chiasso?”
Il jazz infatti è un genere che si discosta dalla musica tradizionale, talvolta è assente lo spartito e il musicista improvvisa durante l’esecuzione: lo strumento diventa quasi un’estensione del corpo. Per funzionare però i musicisti devono dialogare e creare un complesso coerente: una sorta di caos strutturato!

Paola Sorrentino
Paola Sorrentino
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