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Alice Pieraccioni

Alice Pieraccioni

Alice vive fino all’età di 34 anni a San Miniato, un piccolo paese in provincia di Pisa (Italia). Dopodiché decide di trasferirsi a Malta in cerca di una situazione lavorativa stabile e nuove esperienze.Si diploma come perito aziendale corrispondente in lingue estere per rassicurare la propria famiglia, ma poi segue quella che è la sua passione per le arti e lo spettacolo e si laurea in cinema musica e teatro, con specializzazione in cinema ed immagine elettronica, alla facoltà di Lettere dell’Univesita di Pisa. L’interesse per l’arte, la comunicazione visiva e la tecnologia la portano a frequentare un corso di web e graphic design, ed un anno dopo inizia a lavorare nello stesso istituto in cui si è diplomata. Alice ha lavorato come progettatrice grafica (digitale e cartacea) e UX designer per istituti scolastici privati (Istituto Modartech), editori di moda (Joxit - Close-up -, Sixtyfour - Runway magazine -…), e società di scommesse internazionali (Editec, GentingBet, Betsson group…). Attualmente, vive a Malta e lavora come UX/UI Designer per una start-up americana.Ma, accade qualcosa in lei durante la pandemia. Riemerge l’invadente e piacevole desiderio di dedicare il piu tempo possibile all’arte, all’illustrazione, alla comunicazione artistica, e a progetti personali. Alice vuole osservare e tradurre su un piano tangibile qualunque forte emozione percepita la attraversi. Dal dolore privato al disagio e la paura nei confronti della società e del periodo storico in cui viviamo, al sogno di immergersi in mondi fantastici, in fiore di luci, colori ed emozioni meravigliose. In continua trasformazione, Alice, segue il suo istinto e prende ispirazione dalle avanguardie storiche del XX secolo con un amore particolare per il movimento surrealista, dove la psiche umana, il flusso di coscienza, il mondo onirico e l’abolizione delle precedenti regole accademiche diventano protagonisti.
Alice Pieraccioni - Autotiltratto

Autotiltratto, 40 anni di vita fortunata

Bloccata, storta. Incriccata. Andata. Inutile. In tilt dai colpi che la vita e la società ci infliggono da quando nasciamo, e che noi stessi, spesso, inconsapevolmente o meno, ci infliggiamo ogni giorno. Colpi che ci deformano, ci piegano, ci straziano…