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Utopia, nome di un’isola immaginaria in cui il filosofo inglese Thomas More, it. Tommaso Moro, ambientò l’omonima opera, dal gr. ou “non” e tópos “luogo”, per indicare un luogo che non c’è.
In questa opera ho voluto rappresentare il mio piccolo paese, “Rapone”, che ormai sta scomparendo come tanti piccoli borghi, dove viverci sarebbe un’utopia per la mancanza del lavoro. Vivere in un piccolo borgo fiabesco contornato di servizi sarebbe il sogno di qualunque persona disposta ad abbandonare lo stress, il caos e gli assembramenti cittadini.

Francesco Ciampa
Francesco Ciampa
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Un commento

  1. La Basilicata è la mia seconda patria. Spero presto di venire a visitare la tua utopia “Rapone” con o senza servizi. Ma sono certa che mi innamoreró della Rapone senza….

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