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Tom Stoppard spiegava l’entropia con l’esempio del pudding: immersa della marmellata di fragole nel dolce bianco e girato il cucchiaio in senso orario il composto vira verso il rosa, girare in senso opposto non risepara i due elementi. Tutto tende al disordine, irreversibilmente. In una epifania da prima colazione, la galassia, che turbina fuori dall’oblo’ di una nave spaziale, si specchia in un vortice di cereali, che si sfaldano nel latte. Spirali, parenti solo se osservate da specifiche distanze. Il moto verso il disordine rivela nella ripetizione di forme un ordine comune ad ogni scala di eventi, non un ruzzolio, ma una danza, con passi precisi figli di una grammatica universale, che e’ quasi in se’ definizione del divino.

Emanuele Faccini
Emanuele Faccini
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