Il nostalgico Signor Super Otto

Si dice che ogni qualunquissimo giorno mandato sulla terra per il Signor SuperOtto, non fosse mai un giorno qualunque.
Da sempre viveva nella spasmodica e costante ricerca di fotogrammi da imprimersi.
Aveva una gran fame di momenti da catturare, così ingordo di attimi da trangugiare da soffrire ormai da lungo tempo di una rara patologia:
una perenne indigestione di varia umanità, con reflussi acidi e sonore eruttazioni emotive.
Filmava invece di parlare.
Senza smettere mai di guardare, per non dimenticare, collezionava milioni di ricordi; ingozzandosi avidamente di ogni particolare lo circondasse.
Momenti belli, momenti brutti; dall’adorata cheesecake alla fragola al boccone più amaro,tutti quei frammenti di realtà pesante e avariata.
Sapeva in ogni caso, che se fosse stato abbastanza bravo a catturare ogni istante, avrebbe potuto fermare il tempo in una sola e unica immagine, e quella sarebbe durata per sempre.
E che sarebbe rimasta inalteratamente uguale, non sarebbe cambiata mai, anche quando la vita impressa lì non sarebbe stata più la stessa.
Perciò ogni sera, con estrema dedizione, “sbobinava” la sua cena adorata, gustandone ogni momento, incurante di quel fastidioso reflusso che gli avrebbe garantito i soliti rigurgiti di nostalgia.