“Così Dedalo disse: «Vola a mezza altezza, mi raccomando, in modo che abbassandoti troppo l’umidità non appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il sole. Vola tra l’una e l’altro e, ti avverto, non distrarti […]: vienimi dietro e io ti farò da guida» (Metamorfosi VIII, vv. 200-208, Ovidio)
E invece lui va, pregusta l’azzardo del volo, si affascina nel cielo, si muove verso l’alto, testardo e leggero: Icaro è Icaro, è la giovinezza, l’utopia del limite, l’incosciente che si brucia per aver desiderato il sole.
Icaro
Tecnica: Tecnica mista (matite, inchiostro, digitale)