caOs

Essere consapevoli di un´azione commessa restituisce la calma necessaria nella misura in cui si ritiene di conoscere; se essa si manifesta con una ulteriore verità si rischia di venir condotti verso una destrutturazione cosi radicale da generare un caos-calmo.
Ed e´ da tale caos-calmo che si produrra´ una nuova forma di ragione.
L’uomo ha dimostrato , per propria mano, nell´ arco della sua intera storia quanto sia maggiormente accessibile alla sfera intellettuale sorreggere il peso di un errore o di una bugia anziche´ accogliere una scomoda verita´ , questo accade nonostante vi sia una natura che gli si manifesta in un caotico equilibrio.
Per tale premesssa, nell´ immagine ho rappresentato l´ errore come una sfera dove all´ interno vi è un cubo e osservando quel che nasconde al proprio interno si viene condotti al disordine che trasporta allo squilibrio nell´ intelletto.
Riporto di seguito un estratto del testo che mi ha consentito di decodificare il termine “ Caos” in questo contesto :
“Un uomo sosteneva: «Io conosco la forma della ragione e dell’errore». Quando qualcuno gli chiedeva chiarimenti al riguardo, egli rispondeva: «La ragione ha quattro angoli e non si muove neppure in una situazione estrema. L’errore è rotondo e, non distinguendo tra bene e male, tra giusto e sbagliato, si lascia rotolare ovunque da una parte e dall’altra»”. (Y.Tsunetomo ,hagakure,tr.it m.Kasano,Mondadori,Milano,2009 )
Hai letto anche le Metamorfosi di Ovidio per caso? Potevi chiamarla “L’auriga alata del Caos”.