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Il caos mentale è qui rappresentato da un cubo di Rubik privo dei soliti colori.
Per quanto il cubo continui a girare e arrovellarsi, e per quanto il ragazzo cerchi una soluzione, il risultato è un allontanarsi sempre più dal punto di partenza, un ingarbugliamento ancora più fitto, un generarsi di idee ancora più confusionarie e caotiche.
Non importa quanto il cubo continuerà a girare, i colori non si comporranno per ritrovare lo schema originale, proprio perché in quell’attimo caotico sono stati dimenticati, sostituiti da un turbinio di incertezze e domande.

Martina Rinaldi
Martina Rinaldi
Articoli: 2

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